La costruzione

I gigli vengono costruiti nei cantieri di costruzione stabiliti dalla Fondazione. Questi cantieri sono spesso piazze o slarghi dove  i gigli costruiti non ostacolano il traffico. Nel 2013 sono stati:

  1. Piazza Duomo
  2. Piazza Collegio
  3. Piazza Marco Clodio Marcello
Le macchine da festa vengono costruite dalle botteghe d'arte, che procurano il legno e creano il rivestimento. Nel 2013, le botteghe che hanno costruito gigli a Nola sono:

  1. Bottega d'arte Tudisco: Panettiere, Barca, Calzolaio, Fabbro, Sarto
  2. Costruttore gruppo NAL: Bettoliere, Beccaio
  3. Bottega d'arte Guida: Ortolano
  4. Bottega d'arte Scotti: Salumiere
Per questioni di sicurezza, un'altra tradizione è stata mandata all'aria: prima i costruttori usavano solo martelli, legno, chiodi, bulloni e al massimo trapani, e si arrampicavano per assemblare i pezzi del Giglio, ma ora si usano gru, elevatori, avvitatori, scale e macchine.
Il primo passo della costruzione di un giglio è l'alzata della borda, l'asse centrale alla quale sono assemblati tutti i pezzi.
 (Foto di www.igigli.org)
Dopo che la borda è ormai con la punta al cielo, si comincia a costruire la base del giglio.
(Foto di giglicasavatore.altervista.org)
In seguito, si costruiscono gli altri sei pezzi, sempre più piccoli e alti.
Il giglio raggiunge i venticinque metri.
I gigli devono essere costruiti entro il venerdì prima della settimana della festa, perché il sabato e la domenica precedenti alla settimana dei gigli, c'è la ballata dei gigli spogliati, un vero e proprio collaudo del Giglio e della spalla: i collatori mettono alla prova le spalle, mentre si cerca di rendere già più flessibile e resistente il Giglio per la domenica successiva. Intanto, nella ballata dei Gigli spogliati le macchine da festa vengono trasportate dai cantieri di costruzione presso le abitazioni dei maestri di festa. Nei giorni lunedì, martedì e a volte anche il mercoledì prima della festa i gigli vengono rivestiti con dei rivestimenti a tema religioso.
 (Foto di www.giglionolano.it )
Il giglio ormai vestito è  un punto di riferimento per il popolo nolano, e nelle sere fino al giovedì prima della festa ci sono degli spettacoli di ogni genere concordati dai maestri di festa  il presidente dei festeggiamenti.
Queste sono tutte le fasi della costruzione dei gigli, ma i gigli ogni anno vengono buttati a terra, diventando "angeli distesi al sole" per la piazza. Prima vengono svestiti e vengono tolti i pezzi superflui e inutili, così il Giglio viene reso leggero. Poi, i costruttori spingono il Giglio gettandolo a terra con un frastuono provocato dalla rottura del legno ma soprattutto della borda. Poi i pezzi e i rivestimenti vengono portati nelle botteghe che hanno costruito i vari Gigli.
(Fonte sconosciuta.)

Inoltre, esiste una variante del Giglio "normale", quello a una faccia: il Giglio a quattro facce, che pesa circa quaranta quintali e costa più di 20.000 euro. Il suo rivestimento costituisce un monumento, spesso un campanile o un palazzo, ma sempre delle opere architettoniche. 
I Gigli a quattro facce più recenti sono stati:
  • Ortolano 2009: Paranza San Massimo
  • Panettiere 2013: Paranza Volontari
  • Calzolaio 2013: Paranza Stella




























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